Svelate le vere origini del falso UFO di George Adamski

Qualunque appassionato o semplice curioso del fenomeno UFO e delle sue origini si sarà certamente imbattuto nella celebre foto del disco volante venusiano fotografato dal noto contattista George Adamski il 13 dicembre 1952.

Che tale foto ritragga un falso oggetto volante non identificato è una verità accertata da diversi anni, tant'è che sono disponibili in rete alcuni approfondimenti che spiegano in che modo Adamski avrebbe realizzato i suoi falsi, grazie agli articoli del debunker Tim Printy, del dott. Domenico Pasquariello (CEIFAN) e visionando questo video. Sulla tecnica messa in atto dal contattista per costruire il falso UFO venusiano, in tanti si sono espressi per capire che tipo di materiale di "uso domestico" avesse usato senza però riuscire a identificarlo correttamente. Qualche giorno fa il CISU ha reso pubbliche alcune foto, attraverso uno dei suoi profili facebook, che permettono di risalire alle origini del modellino realizzato da Adamski. A seguire il contributo fotografico.

Che gli UFO di Adamski abbiano rappresentano una costante icona nell'immaginario collettivo di chi si è avvicinato al fenomeno, è un fatto innegabile. Basterebbe osservare come l'astronave venusiana sia stata una primaria fonte di ispirazione per diversi autori che hanno dovuto rappresentare gli UFO nel cinema, nei cartoni animati e nei giocattoli di un tempo.

Oggi, a distanza di oltre sessant'anni, lo shape (la forma) dell'ufo di Adamski fa davvero sorridere in termini di presunta tecnologia aliena, giustificata dal fatto che all'epoca i falsi si potevano produrre con quello che era il materiale disponibile un tempo, in mancanza quindi dell'attuale computer grafica (CGI) e del fotoritocco che consentono di diffondere con estrema facilità foto e filmati di avvistasmenti UFO abbastanza credibili ad una prima occhiata.

 

Ma che cosa usò realmente George Adamski per costruire la sua astronave venusiana? Lo ha rivelato il CISU che attraverso uno dei suoi profili facebook (Cisu Viterbo) ha condiviso questa interessante immagine:

Image Credits: Cisu Viterbo
Image Credits: Cisu Viterbo

Come è possibile constatare, si tratta di vecchie lampade americane a petrolio di fine anni trenta le cui caratteristiche (modello, peso, funzionamento) sono disponibili presso il sito The Terrence Marsh Lantern Gallery. A queste foto, oggi facilmente reperibili grazie alla rete Internet, si giunge attraverso il lavoro di ricerca sviluppato dall'ufologo americano Joel Carpenter, recentemente scoparso lo scorso marzo. Lo ha infatti precisato Gian Paolo Grassino del CISU in suo post (che riporto di seguito) lasciato nel gruppo CISU Viterbo:

 

«Giusto per informazione, queste immagini sono il frutto di un bel lavoro dell'ufologo Joel Carpenter (purtroppo scomparso recentemente) ed è stato reso possibile dall'aver accesso alle informazioni sulle lampade che OGGi sono facilmente recuperabili grazie ad Internet.»

 

Approfondendo ulteriormente l'origine di queste foto, emerge che anche altrove qualcuno era finalmente risalito al coprilampada camuffato, come sul forum di Above Top Secret dove anche qui viene precisato l'ottimo lavoro svolto da Carpenter; come su Flickr in cui - ancora prima di Above Top Secret - il ricercatore francese André Gunthert ha pubblicato nella sua galleria fotografica la seguente illustrazione:

Image Credits: André Gunthert
Image Credits: André Gunthert

Dopo queste ulteriori evidenze, chi potrà ancora sostenere che Adamski fu un contattista credibile? E non mi si venga a dire che magari all'inizio sarà stato sincero, forse qualcosa avrà pur visto. Poi, preso dall'entusiasmo e dal clamore, avrà ceduto alla tentazione di caldeggiare la sua causa creando questi falsi. Sarebbe una presa per i fondelli superiore al coprilampada camuffato.