Dagli archivi del CUFOM spunta l'UFO pendolo di Avellino del 1996

Il Centro Ufologico Mediterraneo (CUFOM), da tempo protagonista di innumerevoli sviste su falsi avvistamenti UFO, ha aggiornato quest'ultimo elenco con una potenziale, nuova, cantonata:  un presunto incontro ravvicinato del primo tipo con un oggetto volante di forma discoidale avvenuto nell'ottobre del 1996 (o 1997, la data non è certa) ad Avellino, rappresentato da una sequenza fotografica scattata da un testimone, all'epoca adolescente, che ha preferito restare anonimo mantenendo il silenzio per circa vent'anni. Tralasciando la solita tediosa "disamina" sviluppata dal CUFOM nel suo articolo, salta all'occhio che tali "esperti" hanno nuovamente (ed inutilmente) editato le immagini acquisite dalla scansione digitale delle foto scattate da "una vecchia macchina fotografica compatta a rullino", non permettendo al lettore di osservarle così come scattate. Inoltre la semplice osservazione della possibile sequenza fotografica mette in luce un particolare alquanto curioso che potrebbe contrastare con la testimonianza fornita e con quanto stabilito dal CUFOM.

Ecco di seguito cosa è emerso.

Gli ufologi del centro beneventano hanno da tempo abituato l'utenza a leggere i loro articoli come un prodotto infarcito di immagini sottoposte ai più esasperati filtri grafici, non comprendendo che l'utilità di queste elaborazioni messe un po' a caso è quasi sempre nulla se praticate da mani inesperte.

Delle scansioni ad alta risoluzione delle foto rese disponibili dal testimone, nemmeno l'ombra. Ci troviamo infatti, ancora una volta, di fronte a lavori di questo tipo (immagini a seguire) che compromettono una più comoda osservazione di particolari che potrebbero aiutare a chiarire la natura del presunto UFO:

Crediti: CUFOM
Crediti: CUFOM
Crediti: CUFOM
Crediti: CUFOM

Crediti: CUFOM
Crediti: CUFOM
Crediti: CUFOM
Crediti: CUFOM
Crediti: CUFOM
Crediti: CUFOM

Per stessa ammissione del CUFOM non è noto in che ordine è stata sviluppata la sequenza fotografica:

 

"Le immagini che vedrete in quest’articolo non rispettano l’ordine cronologico con cui vennero scattate le foto. Abbiamo semplicemente scelto a caso, ma sono tutte molto significative."

 

Non solo. E' sempre lo stesso CUFOM a notare (impossibile non farlo) come l'oggetto fotografato sia collocato più o meno nella stessa posizione, variando di poco il suo profilo mostrato durante gli scatti. Da qui inizia la buffa litania su cosa non può essere il presunto UFO:

  • A parere di esperti in fotografia appositamente consultati (chi?) non è un falso ed i negativi non mostrano evidenze di contraffazioni.
  • Altri esperti, questa volta in aeromodellismo (quali?). hanno escluso, a loro parere, che potesse trattarsi di un aeromodellino, atteso che a quell’epoca non esistevano, perlomeno da quanto ricordano, modellini fatti a forma di disco.
  • Non può essere qualcosa attaccato su un vetro perchè l’oggetto discoidale di Avellino mostra coerenza con l’ambiente circostante in cui appare ben calato, mentre quello farlocco assolutamente no.
  • Non può essere un oggetto lanciato in aria perchè come cavolo avrebbe fatto una persona a lanciare un oggetto sempre alla stessa altezza quasi millimetrica sia scorrendo le foto dall’alto verso il basso e da sinistra verso destra e viceversa? Logica conseguenza è che il disco volante era lì, “dadi e bulloni” per usare un termine classico.

Ancora una volta viene confermata l'impareggiabile abilità del CUFOM nell'elencare tutte le possibilità scartando quella più plausibile che sfugge allo stesso centro ufologico, suggerita proprio dagli scatti fotografici. Sono immagini interessanti se si propone in questo articolo ciò che gli "esperti" del centro beneventano non sono stati in grado di fare: dare un ordine alla sequenza fotografica in modo da ipotizzare che genere di movimento l'oggetto discoidale stesse producendo, per poi sovrapporre tali immagini prendendo alcuni punti di riferimento: rami, foglie e nuvole che grosso modo mantengono la stessa posizione e stesse proporzioni nelle inquadrature dei diversi scatti fotografici.

 

Attraverso questa semplice elaborazione riassunta in una breve animazione, prendendo in esame alcune delle immagini che si presentano "alla meno peggio" sul sito del CUFOM, ecco in che modo il presunto UFO si sarebbe verosimilmente comportato in quel giorno del 1996:

Interessante, vero? Osservando il movimento del presunto UFO si potrebbe dire che lo stesso oscilla da una parte all'altra come un pendolo. Si sarebbe dunque trattato di un piccolo oggetto sostenuto da un filo e legato ad uno dei rami visibili nelle foto?

O meglio, qual è la probabilità di incappare in un oggetto volante non identificato, visibile tra i rami di un albero, che si comporta come un pendolo legato ad uno di essi? Difficile stabilirlo con assoluta certezza, soprattutto in assenza delle scansioni ad alta risoluzione che aiuterebbero a distinguere ulteriori particolari. Ma se così fosse potremmo affermare che il falso contattista Billy Meier ha davvero fatto scuola.


Aggiornamento 03.08.2015

Discutendo del caso con il fototecnico Paolo Bertotti (PhotoBuster) è emerso un ulteriore, interessante, particolare che avvolorerebbe l'ipotesi di un oggetto legato ad un filo. Da una delle immagini pubblicate dal CUFOM, più precisamente quella in cui l'oggetto è ingrandito ad una risoluzione migliore, sembra evidente la presenza di un filo come da seguente gif animata di mia elaborazione:

Contrastando l'immagine (ma lo si nota anche in versione normale), si distingue una particolare concentrazione della grana fotografica che ha origine proprio sulla parte superiore dell'oggetto discoidale, come se ci fosse difatti un filo che sosterrebbe l'oggetto in aria, a riprova di quanto sopra riportato.

 

Non è escluso ovviamente che possa trattarsi anche di un artefatto, ma è curioso che lo stesso si presenti nel punto esatto in cui ci si aspetterebbe di trovare ciò che lega l'oggetto ad un ramo.

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