I soliti UFO avvistati dalla Stazione Spaziale Internazionale

Premessa: purtroppo - me ne scuso con i lettori - per questioni di tempo ridottosi drasticamente, pubblico con estremo ritardo questo primo articolo del 2018. Per le stesse ragioni non ho modo di scrivere qualcosa di nuovo rispetto a quanto già fatto attraverso i miei profili social (Facebook e Twitter), per cui mi limiterò a trascrivere, per la prima parte di questo articolo, il post di Paolo Attivissimo sull'argomento oggetto di questo ennesimo scempio ufologico.

 

Sono ormai abituato a certe notizie nate sulla scia del passaparola compulsivo, le vedo nascere ogni giorno fin dalla loro radice da cui tutti traggono copia o spunto, a prescindere se i contenuti sono rilevanti o meno: purché se ne parli, la notizia divenuta virale favorirà sempre numerosi click e visualizzazioni). Ecco, quindi, che gli ennesimi UFO filmati dalle telecamere presenti sulla Stazione Spaziale Internazionale ci giungono anche attraverso gli articoli di Wired e Fox Italia. Tuttavia, una più attenta visione del filmato ne svela la natura.

 

 

di Paolo Attivissimo (che ringrazio per avermi citato nel post)

 

Wired.it segnala (purtroppo regalandogli clic) l’ennesimo video ufologico che asserisce di documentare la presenza di un UFO vicino alla Stazione Spaziale Internazionale in una delle riprese delle telecamere esterne, diffuse in streaming.

Il video mostra (da 0:57 in poi) solo delle macchie luminose indistinte che lampeggiano. Ma questo sarebbe sufficiente, stando allo “scopritore” di questo fenomeno, tale kingwilly200, per dichiarare che si tratta di “un’astronave aliena di quasi un chilometro di larghezza”.

Come faccia kingwilly200 a determinare le dimensioni di un oggetto senza aver alcun riferimento o parallasse non è chiaro. Come faccia poi a sapere che l’oggetto è sicuramente un’astronave, e per di più aliena, è ancora meno chiaro.

L’unica cosa chiara è che si tratta di uno dei tanti, troppi ufologi la cui fantasia galoppa a senso unico: qualunque bagliore è per forza un’astronave aliena. Questo modo insensato di ragionare è una piaga per tutta l’ufologia. È come dire “ho sentito un rumore di zoccoli, sarà sicuramente un unicorno”. L’idea che possa essere un cavallo, un asino o una zebra, per esempio, non sfiora nemmeno questi diversamente pensanti.

In questo caso basta ragionare un attimo. La parte della Stazione che si vede è uno dei suoi bracci robotici esterni, che ruota lentamente su se stesso. I bagliori che costituirebbero l’“astronave aliena” sono sincronizzati con i riflessi del sole sull’oggetto scatolare visibile in basso a sinistra: man mano che l’oggetto scatolare ruota insieme al braccio e l’angolazione del sole cambia per via del moto orbitale della Stazione, anche i bagliori ufologici si spostano e cambiano.

L’UFO è semplicemente una serie di riflessi interni dell’obiettivo della telecamera: è un fenomeno frequentissimo nelle foto ufologiche scattate in presenza di sorgenti luminose puntiformi, come per esempio i lampioni: nell’angolo diagonalmente opposto della foto compare un bagliore.

@ufoofinterest, bravo e paziente analista di immagini ufologiche, ha preparato un video che spiega più chiaramente il fenomeno:

Ancora una volta, insomma, gli ufologi si fanno prendere da entusiasmi inutili e rivelano la propria incompetenza e incapacità di ragionare e informarsi.


In questi stessi giorni è stato diffuso un altro differente filmato, tratto ancora dal live feed della Stazione Spaziale Internazionale, che ha catturato l'attenzione dei soliti siti sempre pronti a dar spazio alle fonti più inaffidabili, tra questi il sedicente "cacciatore di alieni" Scott C. Waring, smentito in numerose occasioni (qualche esempio qui, qui e qui).

L'ineguagliabile hoaxer si è inventato il milionesimo intruso che si palesa durante la rituale orbita percorsa dalla ISS. Per lui non ci sono dubbi: è un UFO.

Seguendo proprio il link fornito da Waring (che imprudenza, non me l'aspettavo) è facile stabilire che anche quello strano oggetto altro non è che un riflesso generato nel sistema ottico della telecamera esterna della Stazione Spaziale. Lo stesso artefatto si ripropone, inoltre, in almeno altre due occasioni, nella stessa forma e posizione dello schermo, rafforzando la spiegazione fornita. Ho realizzato questa breve animazione dove ho messo in sequenza i tre filmati:

Estrapolo la GIF per una più comoda visualizzazione:

 

E pensare che Scott Waring aveva deciso, qualche tempo fa, di abbandonare la sua "attività" restando in silenzio per diversi mesi fino a quasi suscitare nostalgia delle stronzate pubblicate quotidianamente sul suo blog.