Jaime Maussan e l'alieno di Roswell: confermata la mummia, fine dei giochi

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

 

L'annosa saga sulle due slide che avrebbero dovuto rivelare al mondo la cattura storica di un alieno, quello di Roswell, raccontata nei dettagli qui e qui, è finalmente giunta al termine con la definitiva conferma sulla sua natura: è difatti la mummia di un bambino di due anni. Il colpo di scena arriva dalle dichiarazioni pubblicate da Anthony Bragalia sul blog UFO Conjecture(s) (articolo rimosso, nota a fine pagina). Bragalia è uno dei membri del "Dream Team", la squadra di ricercatori che da anni stava conducendo le indagini sulla presunta creatura extraterestre, accreditandola come tale.

Dall'articolo pubblicato da Bragalia, con tanto di scuse di circostanza poco sentite, viene anche confermata dallo stesso la correttezza del testo decifrato  dal cartellino esposto sulla teca ospitante la mummia. Una verifica resa possibile  dalla scoperta di una preziosissima nota pubblicata nel settembre 1938, Volume III, Numero 1, dal Parco Nazionale di Mesa Verde in cui è descritta la stessa mummia, ospitata presso il loro museo ed appartenente ad un bambino di due anni, richiamando parte del testo decifrato dalla squadra dei "ricercatori scettici" vistasi accusare da Adam Dew - uno dei proprietari delle slides - di false dichiarazioni, false analisi e manipolazione delle immagini con Photoshop per giungere ad un risultato forzato e completamente diverso da quello a cui era giunto il "Dream Team" dei poveri. E' davvero l'epigolo di una farsa annunciata.

Nel mio precedente articolo avevo concluso il titolo con un punto interrogativo (epilogo di un bluff?), non tanto per la sussistenza di dubbi sull'effettiva natura della creatura mostrata da Jaime Maussan nel defunto convegno Be Witness: che fosse una mummia era cosa confutata da oltre un mese; quanto per la quasi certezza che ben presto ci sarebbero stati a breve ulteriori risvolti tali da porre la parola fine a questa esilarante vicenda che va a collocarsi in cima alla top ten delle bufale più mal orchestrate nella storia dell'Ufologia. Anthony Bragalia, uno dei membri della "squadra di esperti" che da tempo analizzava le diapositive sul (falso) alieno di Roswell, fa "coming out" probabilmente per l'eclatante figura di palta fatta dai suoi colleghi, confermando l'origine terrestre della creatura spacciata da Maussan & Co. per l'E.T. precipitato a Roswell nel 1947.

 

Leggendo il testo di Bragalia risulta sconcertante come lo stesso formuli una parvenza di scuse non tanto nei confronti di coloro che sono stati frodati sia per aver assistito ad uno squallido spettacolo sia per aver versato un importo per la diretta streaming. Questo signore ha desiderato scusarsi direttamente con la mummia, col bambino di due anni defunto qualche secolo fa, e con i suoi discendenti, i nativi americani che hanno visto un loro "figlio" oggetto di un indegno spettacolo e conseguente speculazione. Bragalia sostiene di essere così dispiaciuto da sentirsi parte in causa del mancato "riposo eterno" del defunto bimbo, fino ad attivarsi per una donazione in favore dei bambini indiani d'America invitando tutti coloro che hanno preso parte a questo scempio a fare altrettanto. Domanda: ma anzichè attivarsi per una presunta donazione, perchè Bragalia non si è proposto per un rimborso, nei limiti delle sue responsabilità e possibilità, verso tutti gli utenti che sono stati ingannati da Jaime Maussan?

 

Passando alla citata nota rilasciata dal Parco Nazionale del Mesa Verde, è davvero incredibile come parte del testo coincida con quello decifrato dalla "squadra degli scettici" (il Roswell Slides Research Group). Per comodità riporto in rosso le parti della nota perfettamente identiche al testo decifrato:

 

- testo del cartellino decifrato attraverso SmartDeblur -

 

MUMMIFIED BODY OF TWO YEAR OLD BOY

At the time of burial the body was clothed in a xxx-xxx cotton

shirt. Burial wrappings consisted of these small cotton blankets.

Loaned by the MR. Xxxxxx, San Francisco, California

 

 

- parte del testo estratto dalla nota pubblicata dal Mesa Verde National Park -

 

A splendid mummy was received by the Park Museum recently when Mr. S.L. Palmer Jr. of San Francisco returned one that his father had taken from the ruins in 1894. The mummy is that of a two year old boy and is in an excellent state of preservation. At the time of burial the body was clad in a slip-over cotton shirt and three small cotton blankets. Fragments of these are still on the mummy.

 

Cos'altro si può aggiungere per sigillare la conclusione di questo ridicolo teatrino? Una cosa è certa: ancora una volta è stata dimostrata la sostanziale differenza tra veri ricercatori, amanti della verità e contro ogni genere di spettacolarizzazione e speculazione, e sedicenti tali (la lista è lunga) che amano solo accarezzare il gonfiore delle proprie tasche e non certo per la loro virilità.

 

Congediamo pertanto Jaime Maussan con una delle sue ultime dichiarazioni via Twitter (freezepage; screenshot), in cui affermava l'impossibilità di tutti, anche dei suoi "esperti", di decifrare il cartellino che è andato a infilarsi, lo possiamo dire, nel loro deretano.

Nota: mi hanno segnalato che l'articolo di Anthony Bragalia è stato rimosso dall'amministratore del blog UFO Conjecture(s), Rich Reynolds. Il testo è ancora disponibile nella webcache di Google a questo indirizzo, nonchè interamente replicato sul sito di Kevin Randle.


Aggiornamento 14.05.2015

Come anticipato ieri sulla pagina facebook del presente blog, arriva l'ulteriore definitiva conferma (come se ce ne fosse ancora bisogno) sulle origini del bambino mummificato, grazie ad una risposta giunta al ricercatore Isaac Koi da parte dell'archivio museale del Mesa Verde. Il tutto è stato puntualmente riportato sul sito del Roswell Slides Group Research, dove si legge:

 

Recently we’ve received inquiries based on internet reports concerning the ancient remains of a human child which used to be on display in the Chapin Mesa Archeological Museum. We consulted with our National Park Service colleagues, who gave us this guidance: Out of respect for this child and his/her family, it was taken off public display many years ago. Although it was common practice in the past to display human remains in museums, we now try to treat them with the same respect we give to our own family members who have passed away.

 

There are many historical reports in the public domain of human remains that were recovered from various archeological sites in the Southwest in the early years. Interested readers can research authors like Dr. Jesse Walter Fewkes of the Smithsonian Institution and Gustav Nordenskiold. It’s important to remember that, regardless of how the remains were treated at the time of recovery, each was someone’s parent, child, and/or sibling. All should be treated with respect.

 

In breve, in segno di rispetto per il bambino defunto e per la sua famiglia, l'esposizione del reperto è stata ritirata diversi anni fa. Non è chiaro se il corpo sia ancora nella disponibilità del museo o se sia stato da tempo riconsegnato per una degna sepoltura.

Ecco spiegato il motivo della difficoltà di reperire immagini più recenti del reperto. Chissà se Maussan & Co. contavano proprio su questa circostanza per portare avanti la loro assurda farsa che non accenna a concludersi per come lo stesso giornalista messicano insiste sulla bontà della fiaba raccontata.


Aggiornamento 15.05.2015

Nuovo colpo di scena su questa conclamata bufala perpetrata da Jaime Maussan e dai suoi "esperti" che hanno partecipato al convegno messicano del 5 maggio scorso. Dopo le scuse ufficiali pubblicate da Anthony Bragalia, uno dei sostenitori dell'alieno mostrato nelle diapositive, ecco che arrivano anche quelle di Donald R. Schmitt che ha partecipato al citato convegno appoggiando fin dall'inizio questa farsa.


Le scuse di Don Schmitt sono state pubblicate in un articolo di Kevin Randle, uno dei primi ad aver rinunciato da subito a prendere parte a quel pessimo spettacolo. Nella lunga ricostruzione della "discolpa" di Schmitt, viene evidenziato questo passaggio:


I now realize that the image in the slides is a mummy as specified by the display placard.


Arriveranno anche le scuse ufficiali degli altri recitanti di questa farsa e soprattutto quelle di Jaime Maussan?